H O M E P A G E

Un'esperienza di santeria

Premetto che tutto quello che racconto è vero ma posso capire che alcuni possano pensare che io abbia inventato ciò che narro, ed essendo un'esperienza che mi ha toccato molto in profondità preferisco rimanere anonimo e lasciare a Marco l'onore/onere di pubblicare questa mia esperienza.

Dopo aver girovagato in lungo e in largo per Cuba, sempre ospite in case private dove ho avuto l'occasione di parlare con la gente e quindi di conoscere alcune delle loro abitudini e tradizioni, mi sono fermato per qualche giorno nella capitale: L'Avana.
Qui ho più volte cercato contatti con la santeria, ma non ero mai soddisfatto delle proposte ricevute finchè ho conosciuto un musicista e parlando con lui è venuta fuori l'occasione, proprio la mattina del giorno che partivo, di passare una mattinata a casa di un santero (o babalao). Ero decisamente ignorante in materia ma un incontro di questo genere attraeva in modo clamoroso la mia curiosità: il musicista mi ha accompagnato ed è rimasto con noi un quarto d'ora per presentarmi e per chiacchierare, poi appurato che io ero tranquillo e che avevo fatto un'ottima impressione al santero così da convincerlo che avevo intenzioni serie, ci ha lasciati soli.

Quando è cominciata la "seduta" vera e propria, Ignacio (nome del santero, n.d.r.) ha cominciato a tirare fuori le sue cose e a "giocare" con alcuni ammenicoli tra i più disparati (sinceramente non li ricordo bene!) oltre che con delle conchiglie, mi ha offerto più volte aguardiente (che ho sempre rifiutato per mantenermi lucido finchè ormai ero abbastanza sconvolto dalle cose che mi diceva per fregarmene e berne un po'!) e ha cominciato a "pregare" Santa Barbara (non ricordo il nome cubano) e a mettersi in contatto con il mondo dei morti. Subito mi ha detto che un mio "fratello" morto da poco voleva contattarmi, io sinceramente ho negato che fosse morto da poco qualcuno con cui avevo legami profondi: a questo punto me l'ha descritto fisicamente e soprattutto ha scritto su un foglietto il nome, ovvero quello di un mio amico quasi un fratello (comunque una persona che per me è stata importantissima!) morto 4 mesi prima: mi ha letto nel pensiero? Me lo ha fatto nominare senza che io me ne accorgessi? Ho pensato a come mi aveva eventualmente "fregato" ma non sono riuscito a dare spiegazioni razionali.
Si è raccomanato che io andassi a trovare i suoi due figli (di cui ha fatto "ovviamente" il nome!) oltre a raccontarmi altre cose decisamente personali e precise, come la descrizione di quella volta che con una ragazza (l'ha chiamata una ragazza dal linguaggio difficile: era austriaca!) ho assistito ad un rito in onore di Sant'Antonio (anche in questo caso l'ha nominato con il corrispondente nome cubano) da parte di una famiglia messicana in una chiesetta al confine con il Guatemala: io gli avevo parlato che ero stato in Centramerica ma non credo che tutti quelli che sono stati là abbiano assistito a questo tipo di rito e soprattutto in compagnia di un'austriaca!
Poi ha cominciato a parlarmi della situazione lavorativa e di un capo che mi stava perseguitando scrivendo per terra con del sangue le iniziali del suo nome, e dicendo che due giorni prima (giovedì!) era finalmente riuscito a cacciarmi dall'ufficio ma era intervenuto un mio amico abbastanza potente per evitare che io me ne andassi, prendendomi nel suo staff. Clamoroso ma quando sono tornato a casa la domenica ho trovato un messaggio del mio capo che mi diceva di presentarmi direttamente nel suo ufficio perchè io non avevo più nemmeno la scrivania, così al lunedì mi sono presentato e ho saputo che ero stato cacciato e che l'indomani forse mi avrebbero assegnato un ufficio ... ho passato quindi la giornata a gironzolare e passando davanti alla porta di un vecchio funzionario, questi mi ha chiamato dentro chiedendomi se ero disposto a fare una specie di consulenza per lui, ho ovviamente accettato e lui mi ha confessato che ne era sicuro infatti proprio giovedì aveva fatto domanda all'ufficio personale, facendo in modo che io non venissi licenziato o meglio spedito in una posizione inutile e lontana da casa. Quindi queste cose erano successe veramente, ma se non ne ero a conoscenza io come faceva a saperle lui e a descriverle in modo cosė preciso?
Mi ha poi parlato del futuro, ma questa è la parte verso cui sono stato meno attento, oltre che di tante altre cose; sono rimasto lì circa due ore (se non di più) lasciandogli un'offerta di tre Dollari: il musicista mi ha poi detto che sono stato ottimo perchè non è stata ne troppo scarsa ne eccessiva, visto che molto difficilmente Ignacio accettava di ricevere stranieri.

Diciamo che questo è stato sicuramente uno di quegli episodi che difficilmente dimenticherò ... ma non è finita qua.
Dopo qualche mese mentre tornavo a casa dal lavoro e pioveva a dirotto, ero fermo ad un semaforo: è venuto il verde e sono partito per attraversare quando mi si è spento il motore permettendomi di evitare molto fortunosamente una corriera vuota che aveva attraversato con il rosso a tutta velocità. Schivato il pericolo mi sono fermato a bermi due birre e poi sono andato a casa: verso le 4 di notte mi suona il telefono, una voce lontana mi parla in spagnolo, è Ignacio preoccupato che vuole accertarsi che io non abbia avuto problemi seri perchè "sentiva" che avevo rischiato grosso ... io addormentato come pochi e sorpreso dalla sua telefonata, oltre che impreparato a parlare spagnolo alle 4 di notte, ho detto che stavo bene e che non avevo avuto nessun problema ma ero comunque molto felice di averlo sentito (ci siamo poi scritti due volte!) ... ma una volta messa giù la cornetta mi sono alzato a fumarmi una sigaretta e mi è tornato in mente il rischio corso in serata ... e non sono riuscito a riprendere sonno!!!

Il mio viaggio a Cuba


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ultimo aggiornamento 19/10/2021